Il primo incontro con un paziente non è solo una visita: è l’inizio di una relazione. In quei 30-40 minuti si gioca buona parte della fiducia che la persona riporrà in te. È qui che si pongono le basi per un percorso di assistenza uditiva efficace. Ma come si struttura al meglio una prima visita se sei un audioprotesista appena entrato nel mondo del lavoro o se hai cominciato da poco in un centro acustico?
La fase di preparazione della visita
Controlla sempre prima:
- Anagrafica del paziente, se già presente nel gestionale.
- Se ha già effettuato un test uditivo.
- Se è stato indirizzato da un medico o è un contatto generato da attività di marketing.
Con un gestionale come Audiosoft o AudiosoftGO, questi dati sono disponibili in pochi click, anche da tablet o smartphone. Questo ti fa risparmiare tempo prezioso e ti fa apparire subito preparato.
La fase di accoglienza e ascolto: non iniziare con l’audiometro
Molti audioprotesisti inesperti partono subito con i test, ma il primo step deve essere l’ascolto del paziente: perché è qui? Cosa lo ha spinto a prenotare?
Anche solo cinque minuti di conversazione empatica possono darti:
- informazioni su sintomi soggettivi;
- aspettative;
- esperienze pregresse con altri dispositivi o centri.
Prendi appunti nel gestionale mentre ascolti. Questo crea valore e memoria storica per il futuro.
La valutazione oggettiva: il test audiometrico spiegato passo passo
Quando passi al test, spiega sempre cosa stai facendo. Molti pazienti non conoscono i termini tecnici: meglio usare frasi semplici come “Ora testeremo come senti i suoni più deboli” invece di “Iniziamo con la soglia tonale liminare”.
Esegui:
- Audiometria tonale via aerea e ossea.
- Test vocale se necessario.
- Eventuali misure complementari, se sei in un centro attrezzato.
Con Audiosoft puoi importare direttamente l’audiogramma da Noah al gestionale, senza trascrizioni manuali.
Conclusione della visita: mai lasciare il paziente “in sospeso”
Alla fine della visita, riassumi con parole semplici quanto emerso. Se ci sono i presupposti per una protesizzazione, spiega le opzioni in modo chiaro ma senza insistere. Alcuni pazienti hanno bisogno di tempo.
Puoi proporre:
- Una prova gratuita (se disponibile).
- Un secondo incontro di approfondimento con i familiari.
- L’invio di un preventivo chiaro e trasparente.
Con Audiosoft puoi generare un report personalizzato in PDF da stampare o inviare via mail con un click.
Il post-visita: se non richiami, stai perdendo opportunità
Il vero professionista è quello che non lascia il paziente da solo dopo il primo appuntamento. Pianifica un follow-up, magari con:
- SMS automatico di ringraziamento,
- chiamata dopo 7-10 giorni,
- promemoria per visita successiva.
Se usi Mentore, il modulo integrato di Audiosoft, puoi impostare tutto questo in automatico e non dimenticare nulla.
Ogni visita è un’opportunità, ma serve metodo
Strutturare bene la prima visita non vuol dire solo “fare un buon lavoro”, ma creare fiducia, fidelizzazione e opportunità di crescita professionale.
E se al tuo talento aggiungi uno strumento pensato per renderti più efficiente, come Audiosoft, il passo da audioprotesista principiante a punto di riferimento… è più breve di quanto pensi.

Per informazioni scrivici a commerciale@ilpas.it